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ARTISTS

Karin Andersen | Holger Biermann | Silvia Bigi | Isobel Blank | Manuel Bravi | Silvia Celeste Calcagno | Marco Cappella | Ivan Cazzola | Maurizio Cesarini | Cinzia Ceccarelli | Giacomo Costa | Davide D'Elia | Amalia De Bernardis | Emanuele Dello Strologo | Montserrat Diaz | Boris Duhm | Patricia Eichert | Nadja Ellinger | Erresullaluna + Chuli Paquin | Francesca Fini | FLeUR/Enrico Dutto-Francesco Lurgo | Nadia Frasson | Luca Fucci | Giorgio Galimberti | Debora Garritani | Chiara Gini | Federica Gonnelli | Christina Heurig | Corinna Holthusen | Giacomo Infantino | Donatella Izzo | Richard Kern | Sebastian Klug | Sandra Lazzarini | Francesca Leoni | Francesca Lolli | Tore Manca (Mater-ia) | Romolo Giulio Milito | Monica Mura | Alessandra Pace-Fausto Serafini | Alexi Paladino | Carmen Palermo | Phoebe Zeitgeist | Ophelia Queen | Francesca Randi | Bärbel Reinhard | Christian Reister | Natascia Rocchi | Solidea Ruggiero | Paula Sunday | Marcel Swann | The Deep Society/Valerio Visconti-Mirko Grifoni | Roberta Toscano | Mauro Vignando | Ramona Zordini

Tutti i testi e le biografie complete sono pubblicate sul catalogo ufficiale dell'evento.

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KARIN ANDERSEN

Karin Andersen (Burghausen, Germania, 1966) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1990. La sua ricerca artistica e teorica verte sulle interazioni uomo-animale e sulla dialettica natura-cultura. I suoi lavori, realizzati in diversi media, sono stati esposti a livello internazionale (in spazi come Guidi&Schoen, Genova; Artists Space, New York; Galleria d’Arte Moderna, Bologna; Haus der Kunst, Monaco) ed è stata invitata a programmi di cooperazione artistica e residenze (L’Europe d’Art, Niort, France; HEART, Helsinki; BoCS Art, Cosenza e altri).

Da sempre accompagna la sua pratica artistica a studi teorici complementari e, in qualità di relatrice, è stata invitata a diversi convegni e conferenze. Ha pubblicato vari articoli su riviste di arte e scienza ed è autrice, con Roberto Marchesini, del libro Animal Appeal, uno studio sul teriomorfismo (Bologna, Perdisa/Hybris, 2003).

Nel 2006 ha iniziato la sua attività nell’ambito video/film/animazione realizzando cortometraggi e video musicali.

Ha collaborato a progetti altrui in funzione di assistente alla regia, editor, animatrice, performer e sound/character designer (tra gli altri, Christian Rainer, Cosimo Terlizzi, Andrea Facco, Marzia Stano aka UNA, Daniel Lee, Massimiliano Briarava).

In collaborazione con lo scrittore Gianluca Di Dio sta sviluppando il suo primo progetto per un feature film. Ha inoltre realizzato i visuals di spettacoli teatrali (ad esempio Angelus Novissimus, regia Alain Béhar, Francia, 2014) e di pubblicazioni filosofico-scientifiche (autori come Vincenzo Susca e Roberto Marchesini).

Il lavoro di Karin ha ricevuto riconoscimenti come il Premio Maretti (2005, Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea San Marino).

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HOLGER BIERMANN

Holger Biermann nasce in Germania, ha finito i suoi studi all'ICP di New York. Dal 2003 vive e lavora come fotografo a Berlino.
Partecipa a diverse mostre, tra le altre al Museum of The City of New York, la House of German History a Bonn, la Willy Brandt House a Berlino o il Berlin Museum at Culture Brewery sempre a Berlino.

Così definisce il proprio lavoro: "La città è il mio studio. Passo spesso intere giornate per le strade alla ricerca della giusta composizione, del momento giusto. Il fotografo di strada cerca l'insolito nell'ordinario. Vive da occasioni e momenti in cui il caos della strada dominante si fonde in unità visive.”
Il suo approccio all’opera si discosta dai suoi colleghi di “street photography” (fotografia di strada) che in genere vogliono riprendere i loro soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici al fine di evidenziare aspetti della società nella vita di tutti i giorni; egli ama documentare invece, gli aspetti emotivi di quelle presenze apparentemente casuali, cercando di non limitarsi al semplice scatto rubato ma elaborando delle serie fotografiche che spesso raccoglie in “libretti” tematici che stampa in tiratura limitata 300/1000 copie di 41 pagine circa. Realizza degli spaccati di vita reale dove i protagonisti sono appunto i suoi incontri, casuali e non, una traccia di umanità rappresentata attraverso il filtro di un’immagine in bianco e nero o dai colori vivaci, rappresentazioni di identità diverse, raccontate attraverso un taglio personale e critico, attraverso un’esplorazione di vita in continuo divenire.

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SILVIA BIGI

Silvia Bigi nasce a Ravenna nel 1985. Si laurea al DAMS di Bologna, consegue un Master presso il Centro Sperimentale di Fotografia Adams di Roma, e prosegue con un corso all'International Center of Photography di New York. La memoria di eventi traumatici, l'identità di genere e l'impatto che le strutture famigliari e le tradizioni culturali hanno sull'individuo sono alcuni dei temi interrogati nelle sue opere. Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive e personali, in Italia e all'estero. Nel 2017 è selezionata per una residenza d'artista presso Bòlit, Centro di Arte Contemporanea della Catalunya e per la Chambre Blanche, Quèbec. Nel 2018 è finalista dei premi Combat e Francesco Fabbri, vincitrice del Premio Nocivelli ed è tra le dieci artiste selezionate per il Festival Internazionale Organ Vida. Il suo lavoro è stato incluso nella mostra Engaged, Active, Aware vincitrice del Lucie Award nella categoria “Best Exhibition”, ed è selezionato da Diane Dufour e Mike Trow per Der Greif e World Photography Organisation.

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ISOBEL BLANK

Nata a Pietrasanta in Toscana, si laurea con lode in filosofia estetica a Padova, vive e lavora a Cortona.

Tra le esposizioni recenti, quella alla Triennale d’Arte Contemporanea Tessile Fiberart International di Pittsburgh (USA), al MMOMA - Museum of Modern Art di Mosca, al National Center for Contemporary Art di San Pietroburgo, al Contemporary Art Center di Tbilisi, a Palazzo Widmann di Venezia, alla Mumbai Art Room in India. Tra i diversi riconoscimenti, il Primo Premio al Romaeuropa Webfactory nel 2009, sezione videoarte. Le sue opere fotografiche sono state incluse ne “Il corpo solitario”, la prima monografia sull’autoritratto nella fotografia contemporanea, ad opera di Giorgio Bonomi (Rubbettino Editore, 2012) oltre ad essere state acquisite dall’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico del Museo Pubblico d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia (Musinf) di Senigallia (AN).

La sua formazione include discipline quali il teatro, la danza, il disegno, la scultura, la musica, la fotografia, che oltre a svilupparsi autonomamente, confluiscono in una fusione di arte performativa e video. La sua ricerca visionaria e surreale, pone il proprio corpo al centro dell’opera. La fisicità è il filtro che evidenzia le questioni intrinseche all’essere umano e alla sua poetica. Oltre al fulcro dell’autoritratto, particolare rilievo assumono i temi della memoria collettiva ed individuale in dialogo costante con l’identità.Il fine del suo lavoro è la creazione di un luogo in cui l’intimità possa tendere all’universale.

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MANUEL BRAVI

Ravenna, 1978. Vive e lavora tra Ravenna e Milano.

Ha studiato grafica a Venezia, dove l’incontro con Lorenzo Vitturi ha stimolato l’interesse per il potenziale manipolatorio e surreale della fotografia.

Dopo gli studi inizia a lavorare a Milano come fotoritoccatore, fotografo e grafico.

La sua pratica fotografica è influenzata dalla fotografia surrealista come anche dall’immaginario della musica heavy metal.

Il genere del ritratto e la tecnica del lightpainting gli permettono di scoprire altri mondi e di avvicinarsi ai soggetti creando un flusso empatico che si mostra nel movimento e nelle ombre.

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SILVIA CELESTE CALCAGNO

Silvia Celeste Calcagno è nata a Genova nel 1974, vive e lavora ad Albissola.
Diplomata all' Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Vince nel 2010 il I Premio Opera Pubblica Festival Internazionale della Maiolica Albissola MuDA Museo Diffuso Albissola Marina, nel 2013 il Premio Speciale Artisti in Residenza Laguna Art Prize Venezia, nel 2013 la Targa del Presidente della Repubblica, 57° Concorso Internazionale della Ceramica d’arte Contemporanea Premio Faenza e nel 2015, prima donna italiana, la 59° edizione del Premio Faenza.

Tra le mostre principali:  Nerosensibile, Studio Lucio Fontana, a cura di Luca Beatrice, Albissola 2012, Not Me, Musei Civici Imola e Il Pomo da DaMo Contemporary art Imola, a cura di Luca Beatrice 2014, Mood, PH Neutro Fotografia Fine-Art a cura di Luca Beatrice, Pietrasanta 2014, GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2015, Interno 8 La fleur coupée, Officine Saffi, a cura di Angela Madesani,  Milano 2015, La sfida di Aracne Riflessioni sul femminile dagli anni '70 ad oggi, Nuova Galleria Morone, a cura di Angela Madesani, Milano 2016, XXIV  Biennale Internationale Contemporaine Musée Magnelli, Vallauris 2016, Il millenio è maggiorenne MARCA Catanzaro e Fabbrica Eos Milano, a cura di Luca Beatrice, 2017.

Nel 2017 espone in Corea, In the Earth Time. Italian Guest Pavillion Gyeonggi Ceramic Biennale Yeoju Dojasesang. Sempre nello stesso anno, presenta IF ( but I can explain ) al Museo d' arte contemporanea Villa Croce, Genova a cura di Alessandra Gagliano Candela, esposto nel settembre 2017 nella Project Room della Nuova Galleria Morone, Milano con la quale presenta i suoi ultimi lavori ad Art Karlsruhe nel Febbraio 2018. Sempre nel 2018 espone al MARCA Museo delle Arti di Catanzaro nella mostra "Il millennio è maggiorenne" a cura di Luca Beatrice.

Nell'ambito della V Biennale di Mosaico di Ravenna in collaborazione con il MIC Faenza  inaugura la personale Il Pasto bianco (mosaico di me) a cura di Davide Caroli, l'opera fa parte delle collezioni permanenti della storica Biblioteca Classense e MAR Ravenna.

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MARCO CAPPELLA

Inizio a fotografare nel luglio del 2010 a New York, durante un viaggio, ricordo che rimasi folgorato dal fascino di quella città e sentii subito la necessità di immortalare tutto quello che mi circondava. Così mi recai in un negozio e comprai li la mia prima reflex…da quel momento in poi non ho più smesso. Da 4 anni circa fotografo solo su pellicola 35mm e medio formato 6x7. Sviluppo e stampo tutto in casa nella mia piccola camera oscura. Cerco di fotografare più soggetti possibili ma ho una predilezione per corpi femminili e la natura.
Nel 2012 ho esposto al Milano Mostra Mi Art una raccolta di 10 scatti realizzati tra varie città come New York, Parigi, Londra, Barcellona e Berlino, mentre nel 2015 ho avuto l’onore di esporre all’ “International Photography Festival” a Lishui, in Cina, con la presenza di Sebastiao Salgado.

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IVAN CAZZOLA

Nel 2010 Ivan Cazzola è stato definito da Dazed & Confused uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Nel corso degli anni ha accumulato una grande esperienza, collaborando con magazine e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York.
Ha fotografato: Juliette Lewis, Orlando Bloom, Gus Van Sant, Ok Go, Hot Chip, The XX e molti altri e diretto video clip per alcuni dei musicisti più importanti nel panorama alternativo italiano: Linea 77, LNRipley, Sirya, Victor Kwality, Niagara. Le sue foto sono state pubblicate da Vogue, Dazed & Confused, i-D.
Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica fino agli scatti di modelle, artisti, rock band, star del cinema, gangster, borghesi decadenti. Il tutto con una costante stilistica: un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocatorio.

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MAURIZIO CESARINI

Maurizio Cesarini nasce a Senigallia nel 1957, frequenta l'istituto d'arte di Fano e poi l'accademia di belle arti di Urbino. Sin da studente di istituto d'arte, frequenta Mario Giacomelli a cui spesso mostra il suo lavoro ricevendo preziosi consigli.  Nel 1974 in accademia  incontra un fotografo che lavorava con Urs Luthi.

Da lì inizia un percorso artistico adottando la performance come modalità operativa. Le sue azioni utilizzano il travestimento maschile/femminile, come indagine sul concetto di ruolo sia culturale, che politico e sociale. Presenta le sue performance sia nelle Marche che in occasioni nazionali, arrivando nel 1977 a realizzare "Il senso della ferita" in cui l'ostensione del corpo androgino è segnata drammaticamente da ferite reali. Quindi abbandona la modalità performativa virando su di un immaginario sempre di tipo travestitistico, ma decisamente più concettuale.

In questi ultimi anni, l'artista inizia un rapporto epistolare con Lucrezia de Domizio e la incontra ad una sua iniziativa in favore di Beuys a Pescara. Esce in questi anni un testo fondamentale: Italian Performance Art dove si analizza la performance sia in senso storico, dal futurismo ai giorni nostri, sia in senso critico, evidenziando gli artisti più significativi; Maurizio Cesarini è presente nella sezione storica accanto a nomi prestigiosi quali Luthi, Gina Pane, Abramovic, ecc. inoltre nella parte critica gli viene dedicata una scheda relativa alle esperienze performative più recenti.

Maurizio Cesarini è inserito dal critico Giorgio Bonomi nel suo libro che analizza gli artisti che lavorano sul proprio corpo: "IL CORPO SOLITARIO-l'autoscatto nella fotografia contemporanea". Le mostre di questi anni sia in Italia, che all'estero è impossibile citarle tutte, quindi concludiamo con questa ultima personale del 2017 al Tomav di Moresco progettata e coordinata da Andrea Giusti e Aliquid collettiva presso la galleria di Gino Monti curate entrambe da Gabriele Perretta, critico che ha dedicato all'artista un saggio teorico/critico sul concetto di identità. 

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CINZIA CECCARELLI

Classe 1974. Laureata in Pittura e specializzata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Torino dove vive e lavora come artista visiva e docente Fine Art. Artista proteiforme, sviluppa il suo lavoro in azioni performative, installazioni, audio-installazioni, video e fotografie partecipando a svariati progetti espositivi sul territorio nazionale.

Nei suoi lavori si percepisce l’esperienza del trauma, l’assenza intesa come eterna presenza e la sua ricerca ripone particolare attenzione su ciò che si manifesta come disturbo mentale o disagio sociale nella totale polisemia, con l’obiettivo di coinvolgere i visitatori  in un'esperienza ad ampio spettro emozionale. Attualmente vive e lavora a Torino, Italia.

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GIACOMO COSTA

Giacomo Costa è nato nel 1970 a Firenze dove vive e lavora.

Ha partecipato alla XIII Quadriennale di Roma (1999) e alla VIII Biennale della Fotografia (1999) di Torino ed ha tenuto personali da Photology a Londra (1999), alla Arthur Roger Gallery di New Orleans (1999) ed alla Laurence Miller Gallery a New York (2000). É stato anche invitato ad esporre al Contemporary Art Center of New Orleans in occasione della mostra "Photography Now" (2001) ed alla Anteprima della XIV Quadriennale a Torino (2004). Nel 2002 ha tenuto una personale presso Sergio Tossi Arte Contemporanea (Firenze) e nel 2003 presso Guidi&Schoen a Genova . Nel 2005 al suo lavoro sono state dedicate due mostre, una dal Quarter-Centro Produzione Arte di Firenze a cura di Sergio Risaliti e Pietro Gaglianò ed una presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Ciampino (Roma).
Nel 2006 ha preso parte alla X Biennale di Venezia di Architettura. Nell’ottobre dello stesso anno una sua opera è stata esposta al Centre Pompidou di Parigi in occasione della mostra Le Peintres de la vie moderne entrando a far parte della collezione permanente del museo. Nel novembre 2006 ha presentato la sua nuova serie di lavori Atti metropolitani in due personali alla Galleria Guidi&Schoen di Genova ed alla Galerie Clairefontaine in Lussemburgo.
Nel settembre del 2007 il suo lavoro è stato esposto presso Phillips De Pury a New York in occasione della mostra C-Photo Exhibition.
Nell’aprile del 2009 l’editore Damiani ha pubblicato una monografía che ripercorre il suo lavoro dal 1996 ad oggi, con una prefazione di Sir Norman Foster ed un testo critico di Luca Beatrice.
Nel giugno del 2009 ha rappresentato l’Italia alla 53° edizione Della Biennale d’Arte di Venezia. Nel novembre dello stesso anno è stato invitato ad esporre due personali al FotoArtFestival di Bielska in Polonia e al Lucca Digital Photo Fest, mentre a dicembre ancora una personale al Seoul International Photo Festival in Korea.
Nel 2010 ha esposto una personale alla Dominik Mersch Gallery di Sidney ed è stato invitato a esporre a Ostrale 2010 presso l’Internationale Ausstellung zeitgenössischer Künste di Dresden. Il suo lavoro è stato inserito nel volume della Taschen Architecture Now! vol 7, by Philip Jodidio.
Durante gli anni il suo lavoro è stato pubblicato dalle seguenti riviste internazionali: El Pais, Es (cover), Digital Photo, Ru (cover), Silver Shotz, Uk (cover), Exit, Es (cover), Evolo, Usa, Photography, Korea, Photo magazin, D., Art, D., Frame, A, C-Photo magazine, Uk.

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